di Avv. Cristiano Cominotto
I giorni di vacanza e la buona riuscita delle ferie sono argomenti cari a tutti noi. Dopo duri mesi di lavoro e notevoli investimenti per riuscire a essere nei tanto agognati luoghi di villeggiatura, l’ultima cosa che si vorrebbe è il tanto temuto imprevisto. Quell’avvenimento sfortunato che è capace di rovinarti la giornata o addirittura tutte le tanto care ferie. Qui non stiamo parlando di avvenimenti fortuiti, come potrebbero essere il maltempo o il vicino di ombrellone maleducato, ma di qualcosa di quantificabile e quindi risarcibile.
Quello di cui stiamo parlando è infatti il danno da ‘vacanza rovinata’. Quindi quel danno che deriva dalle lesione dell’interesse del turista di godere in modo pieno un viaggio organizzato, come pattuito in precedenza tramite gli accordi che si stipulano tra gli organizzatori della vacanza e il turista stesso. Per danno si intende quindi quando si soffre un disagio psicofisico dal quale derivi una mancata realizzazione, anche se solo parziale, del programma previsto. Quindi, se la vacanza non si dovesse svolgere come ci si aspettava, questo perchè il viaggio non si dovesse adeguare alle previsioni contrattuali, è possibile pretendere il risarcimento del danno per i disagi e lo stress subiti a causa della ‘vacanza rovinata’.
Ma cosa è realmente risarcibile?
Solitamente sono due le voci che si riferiscono a un danno risarcibile: il danno patrimoniale per gli esborsi economici sostenuti e il danno morale. Quest’ultimo è quello causato dalla delusione e dallo stress dovuti a un disservizio subito. Il danno patrimoniale è quello più facilmente quantificabile, il quale potrebbe essere equiparato al prezzo del viaggio acquistato. Questo in caso di mancato godimento della vacanza o anche solo di parte di essa.
Il danno morale invece è più difficile da quantificare: infatti riuscire a fornire le prove dello stress o delle delusioni subite non è sempre semplice. In questi casi solitamente si procede a una risoluzione equitativa della richiesta di risarcimento danno. In ogni caso, il consiglio migliore che si possa dare è quello di rivolgersi a un professionista che sia in grado di guidarvi e consigliarvi in modo corretto. Anche se la speranza è che nessuno si debba mai trovare in situazioni simili.
Fonte: voceditalia.it