Ecco la “guida” del Ministero al Pct obbligatorio. Via Arenula agli Ordini: così l’iscrizione al Reginde. Tabella con gli adempimenti e mappa concettuale, la lettera di Orlando al Cnf: «Svolta per l’efficienza». Ai professionisti le istruzioni per entrare nel registro degli indirizzi email di Ctu e custodi
Lunedì 30 giugno entrerà in vigore l’obbligatoria gestione telematica per l’intero procedimento monitorio – deposito ricorso e provvedimento del giudice – oltre che per tutti gli altri procedimenti in relazione al deposito degli atti endoprocedimentali per le cause iniziate alla stessa data. Ma il deposito degli atti endoprocessuali per le cause instaurate prima del 30 giugno sarà facoltativo senza bisogno di specifica autorizzazione del ministro. È lo stesso Andrea Orlando a precisarlo in una lettera al Cnf, dal quale è stata tratta una tabella riassuntiva e una mappa concettuale dei nuovi adempimenti (tutti e tre i documenti sono qui leggibili come documenti correlati). Intanto il dicastero di via Arenula scrive agli Ordini professionali dando le istruzioni la formazione del Reginde, il registro generale degli indirizzi elettronici: il deposito elettronico degli atti diverrà obbligatorio anche per gli ausiliari del giudice come consulenti tecnici d’ufficio e custodi. I professionisti possono provvedere in proprio se l’Ordine di appartenenza non l’ha ancora fatto (disponibili in allegato le istruzioni del ministero della Giustizia, la circolare del Consiglio nazionale degli Ingegneri ai suoi iscritti e un’utile guida ad hoc realizzata dal tribunale di Cassino).
Tappa irrinunciabile
«Per assicurare uniformità di servizi su tutto il territorio nazionale – scrive il ministro – il deposito telematico sarà reso facoltativo anche nelle procedure pendenti indipendentemente da specifiche autorizzazioni» di via Arenula. Il giudice, nella pratica, può ordinare il deposito di una copia cartacea di singoli atti e documenti per ragioni specifiche. «Arriveranno modifiche tecnico-normative per un avvio del Pct più garantito», promette Orlando. Tra gli interventi immediati il guardasigilli annovera l’attribuzione agli avvocati e agli incaricati dal giudice del potere di autenticazione dei documenti e atti depositati nei registri di cancelleria , oltre che diposizioni per il deposito del verbale in formato digitale nel caso in cui siamo presenti dichiarazioni di testi e parti non muniti di firma e una diversa regolamentazione degli orai di apertura delle cancellerie. Il Consiglio nazionale forense e la sua fondazione per l’informatica forense, spiegano in via del Governo Vecchio, «continueranno a sostenere gli avvocati in questo percorso, con i progetti informativi e formativi già avviati»: vademecum, video tutorial e podcast per una guida semplice al processo civile telematico. Il guardasigilli ringrazia il tavolo permanente sul Pct: «La data del 30 giugno 2014 segnerà un’importante svolta verso una maggiore efficienza della giustizia civile – conclude il guardasigilli – una tappa irrinunciabile nel percorso di innovazione e modernizzazione essenziale alla crescita del Paese».
Dario Ferrara www.cassazione.net
Fonte: www.telediritto.it