(Teleborsa) – Equitalia è diventata più “umana”, e si vede. Da quando l’agenzia delle riscossioni ha iniziato a prestare maggiore attenzione ai soggetti particolarmente colpiti della crisi, per esempio cancellando gli interessi di mora (novità dell’ultima ora), le somme recuperate sono praticamente crollate.
Lo ha ammesso lo stesso Amministratore Delegato di Equitalia, Benedetto Mineo. “La Corte dei Conti evidenzia come i cambiamenti normativi degli ultimi anni stiano frenando il recupero delle somme iscritte a ruolo, e in effetti anche nel 2013 si sta verificando un calo di quasi il 7% rispetto all’anno precedente, con un valore previsionale a fine anno di circa 7 miliardi di euro riscossi”, spiega.
Poco male, però, perché “il Legislatore ci sta consentendo di operare con strumenti più attenti alle problematiche dei contribuenti più esposti alla crisi economica”, ha poi aggiunto, ricordando che “dall’ottobre 2006, anno in cui la società pubblica Equitalia ha iniziato la sua attività, il nostro lavoro ha permesso allo Stato di recuperare circa 55 miliardi di somme iscritte a ruolo, segnando un netto miglioramento rispetto agli standard del sistema precedente affidato ai privati”.
Mineo spiega che tutto questo è avvenuto riducendo sensibilmente i costi e aumentando l’assistenza ai contribuenti, come segnala sempre la Corte dei Conti. “Equitalia oggi non percepisce alcun contributo pubblico e un euro di riscossione costa il 60% in meno rispetto al 2006, grazie alla riduzione dei costi interni e all’aumento dei volumi di riscossione”.
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