di Sofia Martini
In seguito alla emanazione della delega fiscale da parte del governo, anche Equitalia, la nota società di recupero crediti che lavora in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, vedrà presto cambiare il suo volto, in particolare per quanto riguarda il rapporto con i contribuenti, per i quali sono in cantiere misure molto più morbide per le piccole somme, e in seno alla direzione.
Proprio in merito alla governance generale dell’istituto ci saranno importanti modifiche. La società è spesso stata accusata, infatti, di conflitto di interesse, in quanto si tratta di un agente della riscossione inserita al momento sotto la stessa direzione dell’Agenzia delle Entrate, suo primario cliente.
Il governo però ha previsto lo scorporo di Equitalia dal controllo dell’Agenzia e la trasformazione della società in una agenzia autonoma e indipendente, in modo da porre fine a qualsiasi tipo di conflitto di interesse. I crediti ad oggi iscritti a ruolo della società ammontano ad una cifra pari a 615 miliardi di euro, anche se molti di essi risultano inesigibili.
Nella Nuova Equitalia la società avrebbe sempre di più una struttura pubblica. Anche la tipologia di contratto dei suoi dipendentidovrebbe venire a cambiare e passare da quella oggi in uso, tipica dei dipendenti del settore bancario, a quella dei dipendenti pubblici, come tutti gli altri impiegati amministrativi delle agenzie di stato.
Infine la terza idea di riforma prevede la creazione di una divisione a parte specializzata nell’esazione dei crediti degli enti locali. Le cifre esatte da questi ultimi, infatti, hanno una media molto bassa e ammontano a circa 330 euro. Per questo motivo si pensa ad una divisione esterna più radica sul territorio, in grado di incrociare meglio le banche dati a disposizione.
Fonte: www.aciclico.com