Dal catasto ai giochi pubblici, tutte le misure contenute nel provvedimento che riordina il sistema
Nuovo catasto, norme per semplificare il rapporto fra contribuenti ed Erario, controlli del Mef su Equitalia, istituzione della commissione per la lotta all’evasione fiscale, tasse proporzionali ai guadagni per le multinazionali che operano in Italia, riordino del settore dei giochi pubblici con allineamento payout e maggiore attenzione al contrasto alla ludopatia. Sono le novità più rilevanti in arrivo con la delega fiscale che oggi ha finito il suo iter al Senato e si appresta a tornare alla Camera per la seconda e ultima lettura. Il governo, così come stabilisce l’articolo 1 del provvedimento, ha un anno di tempo per emanare i decreti delegati di attuazione della delega. Una modifica apportata a Montecitorio in prima lettura prevede che si accompagni ogni decreto attuativo con una relazione tecnica in cui vengano segnalati gli eventuali bisogni di copertura.
CATASTO – A questa importante riforma, che dovrebbe vedere la luce con uno dei primi – se non il primo – decreti delegati è dedicato l’intero articolo 2. D’ora in poi il valore patrimoniale sarà determinato partendo non più dai vani ma dai valori di mercato al metro quadrato per la tipologia immobiliare relativa a cui si applicheranno una serie di coefficienti (ad esempio scale, anno di costruzione, piano, esposizione). In questo modo si otterrà un algoritmo che verrà moltiplicato per il numero dei metri quadrati rilevati secondo la metodologia catastale. Verranno rese pubbliche e sovrapposte con le foto aeree le nuove mappe catastali. Ruolo centrale per definire le nuove rendite spetterà ai Comuni che dovranno sottrarre dai valori locativi annui espressi al metro quadrato l’ammontare delle spese come manutenzione straordinaria, amministrazione, assicurazioni, adeguamenti tecnici di legge. A Palazzo Madama si è stabilito inoltre che il regime fiscale agevolato sia introdotto per fornire incentivi non per una generica “messa in sicurezza degli immobili” ma per la “realizzazione di opere di adeguamento degli immobili alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica e architettonica”.
EVASIONE FISCALE – Con l’articolo 3 spazio al contrasto all’evasione fiscale: per rilevarla verrà introdotta una nuova metodologia, che si basa sul confronto fra i dati forniti dalla contabilità nazionale e quelli acquisiti dall’anagrafe tributaria. Inoltre si prevede di far nascere a via XX Settembre una commissione di esperti – in numero massimo di 15 – che redigerà ogni anno un rapporto annuale sull’economia e sull’evasione fiscale e contributiva. Una modifica introdotta al Senato chiede di inserire nella commissione anche membri delle associazioni familiari. Inoltre, al governo spetterà il compito di scrivere un rapporto annuale – da presentare alla Camera contestualmente alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza – sui risultati conseguiti nella lotta all’evasione fiscale.
EROSIONE FISCALE – L’articolo 4 introduce novità sul tema. In particolare si delega il governo a redigere un rapporto annuale sulle spese fiscali, da allegare al disegno di legge di bilancio, che consenta anche un confronto con i programmi di spesa e la realizzazione di valutazioni sull’efficacia delle singole misure agevolative. Anche per l’erosione fiscale si potrà “eventualmente” prevedere di istituire una commissione di esperti in cui Palazzo Madama ha deciso di far entrare anche le associazioni familiari. Sempre al Senato si è introdotta la modifica di razionalizzare e riformare l’istituto della destinazione dell’8 per mille dell’Irpef.
ABUSO DI DIRITTO – Con l’articolo 5 si offrono più garanzie ai contribuenti in materia. L’Agenzia delle Entrate sarà infatti chiamata a “dimostrare il disegno abusivo e le eventuali modalità di manipolazione e di alterazione funzionale degli strumenti giuridici utilizzati”. A sua volta, l’impresa potrà difendersi adducendo anche motivazioni extra fiscali. Ad esempio si potrà “escludere la configurabilità di una condotta abusiva se l’operazione è giustificata da ragioni extrafiscali non marginali; stabilire che costituiscono ragioni extrafiscali anche quelle che non producono necessariamente una redditività immediata dell’operazione, ma rispondono ad esigenze di natura organizzativa e determinano un miglioramento strutturale e funzionale dell’azienda del contribuente”.
GESTIONE DEL RISCHIO
FISCALE E TUTORAGGIO – Nell’articolo 6 previsti incentivi per i contribuenti, come minori adempimenti e riduzioni delle eventuali sanzioni, e un sistema di tutoraggio per i piccoli contribuenti, nonché anche incentivi a pagare i debiti tributari a rate.
SEMPLIFICAZIONE -Punto importante della delega, cui il governo in sede referente ha spesso fatto riferimento, la semplificazione passerà per una revisione degli adempimenti, in particolare di quelli “superflui o che diano luogo a duplicazioni” o di “quelli che risultino di scarsa utilità per l’amministrazione finanziaria”. Disposta poi la “semplificazione dei centri di assistenza fiscale e degli intermediari fiscali, con potenziamento dell’utilizzo dei sistemi informatici”. In quest’ottica arriverà anche la dichiarazione precompilata redatta dall’ufficio delle imposte che, secondo quanto detto dal viceministro dell’Economia Luigi Casero, “riguarda circa 18 milioni di contribuenti ed elimina circa 1 milione di errori formali”.
REVISIONE SISTEMA SANZIONATORIO – Quest’azione verrà compiuta “secondo criteri di predeterminazione e di proporzionalità rispetto alla gravità dei comportamenti”. RAFFORZAMENTO ATTIVITA’ CONOSCITIVA E DI CONTROLLO – Potenziare e razionalizzare i sistemi di tracciabilità dei pagamenti, procedere alla revisione della disciplina dell’organizzazione delle agenzie fiscali in modo da contenere la spesa pubblica: a questo mira l’articolo 9 del ddl fisco. Sempre in questo articolo c’è la ormai famosa norma la quale stabilisce che le società multinazionali operanti pure in Italia paghino le tasse nel nostro Paese proporzionalmente al fatturato. Inoltre, si stabilisce di rafforzare il controllo e gli indirizzi strategico-programmatici del ministero dell’Economia e delle Finanze su Equitalia.
REVISIONE CONTENZIOSO TRIBUTARIO E RISCOSSIONE ENTI LOCALI – In particolare nell’articolo 10 si dispone che gli enti locali si potranno affidare a Equitalia per riscuotere i tributi ma soltanto “in via transitoria e nelle more della riforma organizzativa” interna dell’ente.
REVISIONE IMPOSIZIONE REDDITI D’IMPRESA E LAVORO AUTONOMO – Prevista nell’articolo 11 una “armonizzazione del regime di tassazione degli incrementi di valore emergenti in sede di trasferimento d’azienda a titolo oneroso, allineandolo, ove possibile, a quello previsto per i conferimenti”. Nello specifico, il trasferimento di impresa a titolo oneroso sarà detassato.
RAZIONALIZZAZIONE DETERMINAZIONE REDDITO D’IMPRESA, IMPOSTA SU VALORE AGGIUNTO E ALTRE IMPOSTE – Gli articoli 12 e 13 sono dedicati alla razionalizzazione dell’Iva e di altre imposte indirette che gravano sulle imprese (ad esempio revisione impositiva riguardante le operazioni transfrontaliere, revisione dei regimi di deducibilità degli ammortamenti, delle spese generali, degli interessi passivi e di particolari categorie di costi). Inoltre, si prevede di semplificare gli adempimenti e di razionalizzare le aliquote, accorpando o sopprimendo particolari forme di imposte indirette.
GIOCHI PUBBLICI – Molte e di ampia portata le novità in materia tanto che la delega parla specificamente di “riordino” del settore. Ad esempio, per l’abilitazione ad aprire una sala giochi arriva il titolo abilitativo unico. Più voce in capitolo agli enti locali: i Comuni potranno regolamentare le reti di vendita e disporre un piano regolatore per stabilire dove potranno nascere nuove sale giochi. Questo piano regolatore dovrà seguirei principi disposti dalla legge Balduzzi di concentrazione e distanza minima da luoghi sensibili, ovvero scuole, ospedali, chiese, centri ricreativi. Saranno disposti controlli stretti sui requisiti e sull’onorabilità non solo dei concessionari di giochi pubblici ma di tutti i soggetti che partecipano alla filiera. Altre importanti misure che da tempo si cerca di inserire in un provvedimento normativo riguardano il divieto di pubblicità di giochi con vincita in denaro in fascia protetta durante trasmissioni televisive e radiofoniche e la limitazione alla pubblicità online. Da tempo attesa, arriva anche la revisione degli aggi e dei compensi spettanti ai concessionari e agli altri operatori secondo un criterio di progressività legata ai volumi di raccolta delle giocate. Sul fronte della lotta alla ludopatia si devono registrare anche il “pubblico riconoscimento” – una sorta di bollino – per i negozi che per un determinato numero di anni non installeranno slot machine e la partecipazione statale al fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. Il Senato ha aggiunto che la dotazione del concorso è stabilita ogni anno con la legge di stabilità e che il concorso stesso è finanziato attraverso modifiche mirate alla disciplina fiscale dei giochi pubblici idonee a incrementare le risorse erariali. Una serie di rilevanti novità riguardano il mondo dell’ippica. Viene promossa l’istituzione della Lega ippica italiana, soggetta alla vigilanza del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, e si prevede un fondo annuale per lo sviluppo del settore ippico. Anche in questo caso una correzione apportata a Palazzo Madama chiarisce che il concorso statale per l’istituzione e il funzionamento della Lega ippica italiana è definito in modo da assicurare la neutralità finanziaria del decreto delegato , a valere su quota parte delle risorse del fondo annuale. Con la delega si passa anche a un riordino della disciplina sulle scommesse ippiche per cui si punta a destinare al pagamento delle vincite una percentuale della raccolta totale, compresa tra il 74 e il 76 per cento.