Arriva con la manovra bis, una proposta in soccorso degli 800mila contribuenti che hanno aderito alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Si dovrebbe passare da 5 a 8 rate, tuttavia non sono ancora state stabilite le eventuali nuove scadenze.
Novità in arrivo dalla manovra correttiva, riguardo alla fase 2 della rottamazione delle cartelle Equitalia: sul piano delle trattative ci sarebbe la modifica del meccanismo di rateizzazione per coloro che hanno aderito alla rottamazione delle cartelle esattoriali. E’ molto probabile che verranno concesse più date, per favorire il pagamento degli importi dovuti dagli oltre 800mila contribuenti, che hanno scelto di aderire alla rottamazione delle cartelle Equitalia. Vediamo quindi tutte le possibili novità in tema di rottamazione delle cartelle esattoriali.
Rottamazione cartelle Equitalia: Fase 2
In totale sono state 800mila le domande di rottamazione di cartelle esattoriali inviate a Equitalia, entro la scadenza del 21 aprile scorso. Ora i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata, stanno attendendo la risposta da parte dell’Ente di Riscossione, che ha l’onere di confermare l’avvenuta accettazione della domanda e indicare gli importi dovuti con le relative scadenze delle rate concesse. Nonostante ora agli 800mila contribuenti non resti che attendere, le domande e i dubbi continuano a essere tanti, proprio per questo Equitalia ha aggiornato la sezione FAQ del proprio sito ufficiale, per dare risposte esaustive ai principali quesiti dei cittadini.
Rottamazione cartelle Equitalia: poche rate in poco tempo
Nel frattempo, nella manovra bis varata dal Governo, emerge l’ipotesi di aumentare il numero delle rate concesse ai contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata. Per ora e finché non verrà ufficializzata qualche modifica, è possibile pagare in unica rata entro fine luglio, oppure in un massimo di 5 rate, sempre a partire da luglio. Il rischio è che i contribuenti paghino la prima rata e poi non provvedano al saldo delle altre 4. Del resto, il lasso di tempo concesso per completare tutti i pagamenti rateali è piuttosto ristretto: il 70% del debito deve essere saldato nelle prime 3 rate, tutte in scadenza nel 2017, mentre la parte restante andrà pagata entro settembre 2018.
Naturalmente per i contribuenti che hanno un debito di poche migliaia di euro, i tempi ristretti e l’esiguo numero di rate può essere affrontabile, ma la situazione cambia drasticamente in presenza di debiti importanti. In questo caso il cittadino si troverebbe a dover pagare 5 maxi rate, tre delle quali in pochi mesi: chi non dovesse riuscire a provvedere ai pagamenti stabiliti, lo ricordiamo, perderà i benefici della sanatoria e non potrà più chiedere alcuna dilazione al Concessionario. In pratica, il debito tornerebbe alla sua cifra iniziale, pertanto ‘arricchito’ di interessi e sanzioni e saldabile esclusivamente in unica soluzione.
Rottamazione cartelle Equitalia: la manovra bis
Questo è un problema che sta destando preoccupazione nel Governo, tanto da finire tra gli emendamenti al decreto sulla manovra bis. L’ipotesi in discussione è quella di aumentare il numero delle rate da 5 ad 8 per coloro che hanno fatto domanda di rottamazione di cartelle esattoriali e riceveranno una risposta positiva. Attualmente non sono stati invece chiariti i tempi per poter saldare tali rate. Al momento non ci resta che attendere. Per ora la prossima scadenza in tema di rottamazione delle cartelle Equitalia è fissata per il 15 giugno, data in cui Equitalia invierà ai contribuenti la risposta alla loro richiesta di definizione agevolata. Nella lettera, troveranno le cartelle per le quali è stata accettata la rottamazione, l’ammontare del debito, e anche i bollettini per i pagamenti.
Equitalia conferma inoltre che il pagamento della prima rata comporta il decadimento d’ufficio di eventuali altri piani di dilazione precedentemente stipulati e che non saranno più riattivabili. Nel caso in cui invece, il contribuente non dovesse versare nemmeno la prima rata, Equitalia considererebbe come non accettata la sanatoria offerta. In questo caso il cittadino potrà tornare a pagare le vecchie rate. Infine, il mancato pagamento di una rata, o il suo pagamento parziale, comporterà il decadimento dei benefici della sanatoria, tuttavia quanto pagato verrà considerato come anticipo per i futuri versamenti.
Fonte: www.nanopress.it