A giorni i senatori democratici depositeranno il ddl sul divorzio breve
E’ questione di giorni, per il disegno di legge con cui il partito democratico, a Palazzo Madama, farà la propria proposta per introdurre il divorzio breve nel diritto di famiglia italiano. I senatori democratici stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli del testo che, comunque, dovrebbe prevedere l’abolizione totale dei tre anni di separazione che ora i coniugi devono attendere prima di poter procedere al divorzio. L’azzeramento del periodo di “purgatorio” però, varrà solamente in caso di separazione consensuale e di coniugi senza figli, mentre negli altri casi si prevede un periodo di separazione che non dovrà comunque superare l’anno di durata. Il testo dovrebbe recare come prima firma quella di Giuseppe Lumia, e a seguire quelle di tutti i membri Pd della commissione Giustizia.
“C’è ancora una discussione aperta tra di noi – spiega al VELINO Sergio Lo Giudice, senatore firmatario – ma ritengo che dobbiamo arrivare a dire che se c’è condivisione e non ci sono figli il divorzio deve essere immediato. Non vedo perché lo stato lo dovrebbe impedirlo. Diverso è se ci sono figli, dove è giusto che ci sia un periodo di compensazione. Se non c’è consenso c’è da prevedere comunque un periodo mai superiore a un anno. Insomma – prosegue Lo Giudice – il punto fondamentale è che bisogna diminuire i tempi del divorzio. Deve esserci un’inversione di rotta. La gente non si sposa più anche perché non vuole imbarcarsi in un contratto così difficile”. Lo Giudice non ignora, di meno, che il destino delle leggi con argomenti eticamente sensibili è sempre incero, come insegnano le esperienze degli anni scorsi: “Non potrei scommettere sulla buona sorte di nessuna legge in discussione, perché non so quanto durerà la legislatura, ma sui temi etici in questo momento c’è non solo un Vaticano meno interventista, ma anche per il Pd una maggiore determinazione ad andare avanti su questi temi. Non mi illudo – conclude – ma c’è una consapevolezza forte”.