La categoria forense, si sa, è poco incline alle innovazioni. Noi avvocati siamo fatalmente attratti da quell’immagine maturata da una ben sedimentata iconografia che ci rappresenta con la nostra Toga mentre declamiamo dinanzi ad un collegio giudicante le nostre fantasmagoriche tesi difensive. Questa immagine si accompagna spesso a quella di colleghi più o meno eminenti, seduti alle loro scrivanie di legno massiccio in una atmosfera un po’cupa con in bella mostra alle loro spalle librerie colme di tomi.
Ma fatalmente, come tutto ciò che ci circonda, in questo mondo reso sempre più veloce e competitivo dalla ricerca della crescita economica, dalla tecnologia e dai social media, anche la professione forense si sta rapidamente evolvendo verso qualcosa di nuovo che deve essere rapidamente compreso e metabolizzato, pena il rimanere tagliati fuori dalle nuove opportunità che si vengono a creare ogni giorno.
Uno dei passaggi più importanti e delicati che l’avvocato si troverà a dover governare nell’immediato futuro è senza alcun dubbio il processo civile telematico.
L’art. 16 bis del D.L. 179/2102 convertito con legge 17 dicembre n. 221 sancisce che a decorrere dal 30 giugno 2014 nei procedimenti civili, contenziosi o di volontaria giurisdizione, innanzi al Tribunale, il deposito degli atti processuali e dei documenti da parte dei difensori delle parti precedentemente costituite ha luogo esclusivamente con modalità telematiche.
Dunque a partire dal prossimo 30 giugno 2014 scatterà l’obbligo per gli avvocati di invio telematico degli atti giudiziari.
Come è facilmente comprensibile questa innovazione porta con se tutta una serie di importanti aggiornamenti che l’avvocato dovrà effettuare al fine di non farsi trovare impreparato a questa scadenza, che non è azzardato definire epocale. Se è vero infatti che il processo civile telematico nulla aggiunge sotto l’aspetto squisitamente processuale ai procedimenti che già conosciamo, dal punto di vista pratico si può senza dubbio affermare che per molti avvocati sarà l’anno zero. Tutti gli avvocati dovranno dotarsi degli strumenti indispensabili alla gestione del processo telematico indirizzo di posta certificata, firma digitale e software per l’invio degli atti e dei documenti nel fascicolo elettronico presente negli uffici giudiziari. Cosa ancora più importante dovranno rapidamente imparare ad avere dimestichezza con procedure di redazione apposizione della firma ed invio. E’ evidente allora che doloro i quali sapranno scrollarsi di dosso prima quella immagine dell’avvocato intento alla stesura dei suoi atti in forma scritta e del successivo deposito fatto per lo più di persona recandosi in polverose cancellerie stracolme di fascicoli accatastati alla meno peggio e calarsi nella nuova realtà ne trarranno dei benefici sia nella qualità del loro lavoro che nelle opportunità che verranno a crearsi per gli spazi liberi lasciati da coloro i quali non vorranno o non sapranno adeguarsi alla nuova realtà.
Questa breve riflessione vuole essere uno spunto per aprire una discussione sull’argomento. I contributi di tutti sono ben accetti.