Grandi novità in arrivo per circa 2,5 milioni di persone che si trovano a dover estinguere un debito nei confronti di Equitalia. La notizie è molto confortante e va nella direzione di concedere un po di tregua a chi si trova in difficoltà economiche e non riesce ad onorare in modo immediato e totale il proprio debito verso la società di riscossione dei Tributi.
Vediamo nel dettaglio le novità che ci attendono.
- A partire dal 1° gennaio, Equitalia invia le cartelle di pagamento con allegato un piano di rateizzazione e spetta al singolo decidere se pagare in un unica soluzione o se accettare la rateizzazione.
- La possibilità di chiedere la dilazione del pagamento del debito può andare da un periodo di 6 anni fino ad un periodo massimo di 10 anni, ciò significa che si può dividere il debito in 72 o 120 rate mensili.
- Se si sceglie il piano straordinario di 10 anni occorre dimostrare di essere in gravi difficoltà economiche, dimostrando che l’importo della rata mensile supera il 20% dello stipendio o incasso mensile. Non occorre dimostrare nulla se si sceglie il piano di rateizzazione ordinario.
- Se il valore del debito è inferiore a 50.000 euro, basta presentare domanda ad Equitalia, direttamente sul sito dell’agenzia e non occorre allegare documentazione di alcun genere;
- Se il valore supera i 50 mila euro occorre allegare idonea documentazione che attesti il grado di difficoltà economica, nonchè il modello ISEE.
- Ulteriore novità è la possibilità di scelta tra rate fisse o crescenti, che permettono di pagare un po di meno all’inizio, per poi aumentare nel caso in cui migliori la propria situazione economica.
- In materia di Decadenza, se prima bastava il mancato pagamento di 2 sole rate per far cessare il piano di rateizzazione, ora ne occorrono ben otto, anche non consecutive.
- Se nel corso della rateizzazione la situazione economica dovesse peggiorare ulteriormente, si può chiedere un’ulteriore dilazione del pagamento fino ad un massimo di altre 72 rate. Questa possibilità viene data una sola volta ma non deve essere mai intervenuta la decadenza.
- Una volta ottenuto il piano di rateizzazione il debitore non è più considerato inadempiente e avrà la possibilità di ottenere la certificazione DURC ovvero il certificato di regolarità fiscale, che permette di lavorare con le pubbliche amministrazioni.
- La rateizzazione mette anche al riparo da eventuali pignoramenti di auto o moto, fermo cautelari ed altro.
- Ciò che maggiormente rileva è l’impossibilità del pignoramento della prima casa se questo è l’unico immobile di proprietà del debitore e vi ha la residenza, a meno che non si tratti di abitazioni di lusso. Se si possiedono più immobili, si può procedere al pignoramento ma solo se il debito eccede i 120 mila euro e non prima dei 6 mesi dall’iscrizione dell’ipoteca.
Fonte: cervelliamo.blogspot.it