di Avv. Cristiano Cominotto
Assegno di mantenimento, innanzitutto di che cosa si tratta?
Si tratta di un provvedimento economico che avviene in sede di separazione tra i coniugi e consiste nel versamento di una somma di denaro al coniuge economicamente debole o agli eventuali figli nati dal matrimonio.
Chiarito questo, ci sono tre cose che probabilmente nessuno vi ha mai detto sugli assegni di mantenimento e che sarebbe utile sapere.
Innanzitutto, l’assegno di mantenimento non è per sempre. Se in passato l’assegno veniva riconosciuto per lunghi periodi di tempo, ora i giudici tendono a valutare età e capacità lavorativa della parte debole che ha diritto all’assegno di mantenimento. Quindi la capacità di produrre reddito e le opportunità di di trivare un lavoro sono prese in considerazione e vengono valutate al fine di disporre la durata dell’assegno.
Poi, per ricevere l’assegno di mantenimento non ha alcuna importanza che tu sia uomo o donna. L’assegno di mantenimento viene erogato alla parte debole della coppia e questa può ssere sia la moglie che il marito. Secondo i dati di una recente indagine dell’associazione avvocati divorzisti, nell’arco di 10 anni la percentuale degli uomini che hanno richiesto l’assegno di mantenimento è passata dal 1% a quasi il 5% del totale delle richieste. Un trend quindi in netto aumento.
Per finire, il fatto che con l’assegno di mantenimento si debba mantenere lo stesso tenore di vita precedente è una favola. La questione è semplice, se durante il matrimonio òa somma dei redditi dei due coniugi produceva determinato reddito, con la separazione quest’ultimo sarà potenzialmente dimezzato e inoltre si aggiungeranno una serie di spese che prima non vi erano, come ad esempio l’affitto e le bollette di una seconda casa. Questo basta a capire che il tenore di vita non potrà essere quello precedente alla separazione o al divorzio.
Fonte: www.affaritaliani.it